Paola e Cho e Jiye e Hyenyo in Korea

Oggi è una di quelle giornate in cui il senso profondo della vita , della musica e della mia vocazione di insegnante, si manifestano pienamente, illuminando la mia consapevolezza.
Questo miracolo di meraviglia avviene grazie ai miei allievi.
Un accadimento unico, che dimostra quanto, al di là di tutto, quello che conta davvero è sempre la verità dei sentimenti e dei rapporti umani, quello che si riesce a costruire nelle relazioni sincere.
Così oggi non solo sono fiera di Paola Leoci perché ha cantato magnificamente a Daejeon, in Korea nel Concerto per il Baroque Music Festival , tenendo alto il nome della scuola del Belcanto italiano nel mondo e riscuotendo un grande successo personale.
Ma sono emozionata perché i miei allievi coreani Hyunmo Cho, Oh Jihye Oh e Hyeyong An , che portano anch’essi nella loro Arte il bagaglio culturale acquisito in Italia nei loro anni di studio, si sono messi in viaggio dalle loro città per raggiungere Paola a Daejeon, per ascoltare la sua voce, ma soprattutto per starle vicino ed essere con lei, in nome di quella bellissima amicizia nata e cresciuta in seno al Conservatorio di Monopoli e poi coltivata e alimentata.
Questi legami tra persone di lingua e cultura profondamente diversa , si sono rafforzati grazie alla Musica e a una forte volontà.
Questi fili invisibili di stima e di affetto, che superano ogni limite di tempo e di spazio, si sono riannodati oggi, al suono della musica di Handel, in una città d’Oriente che profuma di fiori e di futuro.
E in questo raggomitolarsi di fili invisibili ci sono anche io, con il palpito “delle piccole cose umili e silenziose e di una tenerezza vibrante come il cielo e le onde del mare.”
Quanta bellezza in questo stupore!
Quanta virtù in questa meraviglia.
Il caso non esiste.
Tutto questo per me ha un senso immenso che non riesco a spiegare del tutto.
Ma che mi commuove.
Grazie ragazzi.
Oggi mi avete resa l’insegnante più felice del mondo.